La conoscenza del metodo progettuale, del come si fa a fare
o a conoscere le cose è un valore liberatorio:
è un fai da te te stesso
(Bruno Munari, "Da cosa nasce cosa")

Quando si è attivi in un Laboratorio mani, occhi, corpo sono globalmente connessi con tutti i sensi e la mente.

Agiscono simultaneamente immersi nel fare e nel giocare.

Le azioni sono suggerite sia dai materiali cercati e preparati con cura sia dalle regole dell’arte trasmesse visivamente dall’operatore, provocate da domande curiose e inaspettate.

La concatenazione di azioni esplorative di ogni singolo partecipante si intreccia con la voglia di fare, provare e sorprendersi del gruppo.

Si osserva che cosa fanno gli altri, si fa pace con la paura di sbagliare e di non essere capaci, si scopre l’inatteso desiderio di scambiarsi esperienze.